Estate… e chi ha voglia di mangiare?
Con il caldo, l'appetito viene meno, e si tende a desiderare cibo leggero e fresche bevande.
Parliamo di succhi, di frullati, di centrifugati. Beveroni di frutta o verdura (o di frutta e verdura), che è possibile preparare a casa.
Non ci soffermeremo sui valori nutrizionali e sulla correttezza alimentare di queste preparazioni ideali per chi segue una vita eco e bio (lasciamo questi temi delicati ai professionisti del benessere e della nutrizione).
Parleremo, piuttosto degli strumenti per prepararli, a partire dall'annosa domanda: estrattore o centrifuga?
Si tratta, in entrambi i casi, di piccoli elettrodomestici che consentono di preparare bevande naturali, a base di vegetali crudi e di ortaggi generalmente consumati cotti. Due apparecchi simili, ma solo in apparenza.
Dunque, qual è la differenza tra centrifuga ed estrattore? La differenza principale risiede nella modalità di lavorazione degli ingredienti - e quindi, nella modalità di ottenimento del succo.
Vediamo, quindi, le caratteristiche principali di questi due elettrodomestici dell'estate.
La centrifuga
La centrifuga impiega la forza centrifuga (come suggerisce il nome stesso). Le lame sottili, ruotando a velocità elevatissima, sminuzzano gli ingredienti (introdotti crudi e tagliati grossolanamente) e separano il succo e la polpa di scarto.
Quest'ultima è filtrata e trattenuta dall'elettrodomestico, all'interno di un apposito contenitore.
Il prodotto finale è un centrifugato di verdura o di frutta, dalla consistenza piuttosto densa.
L' estrattore
L' estrattore di succo è privo di lame. Questo elettrodomestico è dotato di una vite in plastica (coclea), che ruota molto lentamente.
L'estrattore, quindi, non sminuzza gli ingredienti, ma li macina - riproducendo movimenti simili alla masticazione - e separa il succo e l'avanzo di polpa, producendo estratti di frutta dalla consistenza liscia e omogenea.
Poiché spreme frutta e verdura a freddo, viene chiamato estrattore o a freddo.