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Quando consideriamo la verza indigesta e pesante cadiamo in un errore comune, dovuto probabilmente al fatto che siamo abituati a consumarla dopo una lunghissima cottura e magari accompagnata da condimenti troppo ricchi.
Al contrario, questo cavolo dalle spesse foglie increspate è molto digeribile quando viene cotto brevemente a vapore oppure stufato dolcemente, utilizzando poco olio.
Meglio ancora, la verza conferma la sua capacità di dare un aiuto prezioso a stomaco e intestino se la mangiamo cruda in insalata, dopo averla tagliata molto finemente.
Le sue belle foglie contengono infatti molte sostanze benefiche, a partire dai sali minerali, come potassio, calcio e fosforo, ma anche oligoelementi preziosi e acido folico. Non mancano le vitamine, soprattutto C ed E.
Una dote cui attingere per dare una mano all’organismo riequilibrando le funzioni generali, e usufruendo al contempo della ricchezza di clorofilla del vegetale, che ne fa un efficace antianemico.
Tornando a stomaco e intestino, la verza si rivela alimento adatto per chi soffre di problemi dell’apparato digerente, come il reflusso, la gastrite, l’ulcera, e persino per placare il colon irritabile.
Grazie poi alle sue virtù depurative generali, efficaci in particolare su reni e il fegato, è consigliabile per coloro che devono combattere con insufficienze renali ed epatiche, ma anche per chi, molto più banalmente, fa fatica a regolare le funzioni intestinali o non riesce ad arginare l’acne e altri problemi della pelle.
Da tenere presente anche che il succo fresco della verza ha proprietà cicatrizzanti e antibatteriche che possono tornare utili in caso di ferite e piccole piaghe fastidiose, sulle quali altri rimedi hanno fallito.
Generosa e benefica, la verza ha un occhio di riguardo anche per le vie respiratorie quando sono alle prese con bronchiti, asma, raffreddore, tosse, laringiti, mal di gola.
La verza viene menzionata per la prima volta nel XVI secolo, in Lombardia, ed è per questo che è conosciuta anche come Cavolo di Milano. Come quello bianco e quello rosso, si tratta appunto di una varietà di cavolo il cui nome deriva dal latino viridis, verde, per via del suo colore. Oggi si distingue tra verza precoce e verza estiva, caratterizzate da “teste” allentate e leggere, mentre la verza gialla mostra foglie molto compatte, a differenza di quella invernale, con testa più allentata e verdeggiante.
Involtini di Verza
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
• 1 verza,
• 200 g di riso,
• brodo vegetale,
• 1 scalogno,
• pomodoro passato,
• olio extravergine d’oliva,
• sale,
• pepe.
PER IL RIPIENO:
• salsiccia,
• formaggio grana,
• verdure a tocchetti (o altri ingredienti a piacere)
PREPARAZIONE:
• Cucinare il riso come per fare un normale risotto, utilizzando lo scalogno per il soffritto, ma si può anche usare riso lessato o risotto avanzato.
In ogni caso, col risotto formare un impasto aggiungendo gli altri ingredienti a piacere per il ripieno.
• A parte, sfogliare la verza e cercare, senza rompere le foglie, di togliere le coste centrali più dure.
• Sbollentare le foglie in acqua salata per 1-2 minuti, scolarle, passarle in acqua fredda e metterle ad asciugare su uno strofinaccio.
• Riempirle poi con l’impasto preparato e chiuderle a fagottino formando un involtino.
• Porre gli involtini su una padella con un cucchiaio d’olio. Volendo, si può aggiungere un po’ di pomodoro passato.
• Portare a cottura, lasciando sul fuoco per circa 20 minuti.
• Servire caldo.