Le orchidee con i loro fiori dalla bellezza esotica hanno conquistato un posto in tante delle nostre case: esteticamente sono un mix tra semplicità e raffinatezza.
Ci portano grandi soddisfazioni e non chiedono tanta cura: se posizionate nel posto giusto, con una luce indiretta e un minimo di umidità nell’ambiente, la loro fioritura può accompagnarci per mesi. I generi più conosciuti e coltivati di orchidee sono le Phalaenopsis, Dendrobium, Cymbidium, Vanda e la Cambria: tigrati, macchiati o in un infinita di colori tra gialli, rossi, rosati, bianchi e viola.
L'importanza delle radici delle orchidee
Tipico delle orchidee sono le loro grosse radici aeree, numerose e ramificate che si mostrano apparentemente robuste ma in realtà sono delicate. Quando le radici diventano grigie e secche, dimostrano la mancanza d’acqua. La maggior parte delle specie sono piante epifite o semi-epifite. Le piante epifite crescono originariamente fissate agli alberi che utilizzano come supporto e fonte di nutrizione. Dall’humus della corteccia raccoglie le sostanza nutritive e dall’area ricevono l’umidità. Le piante semi-epifite crescono su rocce con sottili strati di muffa e muschio. Coltivato in vaso le radici hanno bisogno di un substrato leggero di corteccia a scaglie grosse, in modo da poter assorbire il vapore acqueo dall'atmosfera.
Cosa dicono le foglie dell'orchidea
Per la pianta, le foglie svolgono un ruolo fondamentale, in quanto sono l'unico mezzo che la pianta ha a disposizione per immagazzinare acqua. Avendo le foglie carnose può sopportare un breve periodo di siccità ma se le orchidee non vengono annaffiate abbastanza, si afflosciano le foglie. L’ideale sarebbe far immergere la pianta in acqua per 5 minuti 1 volta a settimana e far sgocciolare prima di rimettermi in vaso. Se l’orchidea riceve invece troppa acqua le foglie diventano gialle e le radici marciscono. Potrebbe succedere anche se l’acqua è troppo fredda. Le foglie gialle alla fine cadono dalla pianta.
Fiorire e rifiorire: cosa fare dopo la fioritura dell'orchidea
Si può far rifiorire l'orchidea dopo la sua fioritura. Il consiglio dell'esperto è di tagliare lo stelo sopra il terzo nodo, dare poca acqua alla pianta, evitare la luce diretta e di non concimare in questo periodo. Dopo un paio di mesi inizierà a fiorire di nuovo. Le orchidee sono piante tropicali. Quindi a loro piace il caldo: circa 20° e non sotto 15°. Se fa troppo freddo, i boccioli e fiori possono cadere. Questo avviene perché le radici non sono più attive. La fioritura non è buona come dovrebbe essere, soprattutto se l'orchidea è troppo bagnata o se si trova nella corrente o se non riceve abbastanza luce. Inoltre, tienila lontana da frutta e verdura, che durante il periodo di maturazione rilasciano molto etilene e alle orchidee non piace.
Nicolle van Breda per Fiori in Primo Piano, Iper, La grande i